Schutz's gensi - il cantastorie



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PRIMA STORIA

Buonasera a tutti, mi presento sono Domenico Cerone, diplomato ragioniere, laureando in Economia. Insomma tutto tranne che un artista comico, lo so di mio.

Proprio per questo vorrei farvi ragionare su un paio di cose, che a me personalmente hanno influenzato l’infanzia. E, ancora oggi ne pago le conseguenze.
L’altro giorno guardavo in televisione un programma, ora non mi ricordo quale, dove c’era un tizio garante della tutela dei minori a proposito delle trasmissioni televisive. Nulla da dire, un lavoro nobilissimo. Comunque sto tizio diceva che riceve ogni giorno migliaia e migliaia di lettere ed e-mail di mamme inferocite per le scene immorali che la televisione propinava a tutte le ore del pomeriggio. Sentita sta frase ho subito pensato due cose. La prima, che ste mamme non c’hanno proprio un belino da fare…non me ne voglia ma la mia è già tanto che va a lavorare, preparada mangiare eccetera che proprio tempo per fare ste cose non ne ha. Soprattutto tempo per guardare la televisione il pomeriggio. La seconda cosa che ho pensato è questa: Studio Aperto quante denuncie riceve al giorno visto che la media di un servizio su tre fa vedere o tette o culi o tutti e due insieme? il che non guasta mai sia chiaro ma sembra come se il mondo fosse fatto solo di calendari da novembre a gennaio.
Ma il punto di stasera non è questo. Di Studio Aperto ne parliamo un’altra volta al massimo. Il punto è che pur non essendo cresciuto personalmente con la televisione, visto che i pomeriggi io li ho passati tutti al doposcuola quando facevo le elementari sono comunque cresciuto in maniera immorale a detta del garante dei minori.

Onestamente...ce le ricordiamo tutti le filastrocche di quando siamo piccoli. Quelle che servivano per fare la conta. Ecco, ora che siete grandi…(vabbe tu che leggi sei un caso a parte) quindi gli altri che sono diventati grandi ci pensino su. Vi porto solo un paio di esempi lampanti. Al resto pensateci voi a casa. Cominciamo dalla più comune, quella nazional-popolare che conoscono tutti:

“Giro, girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per Terra!” e si andava giù, si rideva spensierati. Amen, da piccoli faceva pure ridere. Pure io con sta filastrocca mi sono fatto un sacco di risate. Ma pensateci bene che stavate cantando. Poi ci lamentiamo con le moschee che hanno gli inni anti-cristiani. Noi da piccoli cantavamo a favore dell’Apocalisse! Casca il mondo, casca la terra. Oh ma siamo matti. E poi la televisione è immorale ma vabbe.

Vi porto l’altro caso ancora più lampante. L’altra filastrocca per la conta nazional-popolare. Ambarabacicicocò. E chi non la conosce. Dai cantiamola per vedere che cose volgari dicevamo da piccoli. Amabarabacicicocò, tre civette sul comò. E già qui, tre civette sul comò non mi sembra proprio l’immagine della felicità, comunque ci sono persone alla quale piacciono gufi e civette. Ma continuiamo..”che facevano l’amore..con la figlia del dottore”... Ma vi rendete conto. Ma voi le vedete tre civette (per chi non sa cosa sono..tipo dei gufi..comunque degli uccelli…e non siate maliziosi!) che fanno l’amore con la figlia del dottore..saranno pure degli uccelli ma non mi sembra il massimo per la bocca di un bambino. E grazie al belino che poi il dottore s’ammalò. Entra in stanza e si vede la figlia sul comò (che quanto cavolo era grande) mentre fa l’amore con tre civette..non so..voi cosa avreste fatto al suo posto. Che poi se si analizza bene..si capisce che sto cazzo di Ambarabacicocò vuol dire qualcosa. Allora, o è il verso delle tre civette mentre “studiano” la figlia, o è il verso del dottore che cerca di scacciarle dall’ufficio come faceva il contadino del campo di fronte al mio quando i corvi gli andavano a mangiare tutti i semi.
Che poi la cosa che mi fa più ridere e che, proprio al doposcuola, le maestre s’incazzavano come iene se magari ci scappava qualche parolaccia. Tant’è che lo dicevano ai genitori indignate, quasi ci avessero insegnato la maleducazione. Poi però quando si cantava di ste porcate, perché diciamolo onestamente…è una scena degna dei peggiori film porno, nessuno diceva niente. Anzi si rideva e scherzava..e loro erano le prime a cantare con noi. Che poi io mi sono sempre chiesto. Ma tre civette..ma come facevano tutte e tre con la figlia del dottore. Che una non gli bastava? Ma vabbe..

Chiudo con l’ultima di queste filastrocche, forse meno famosa ma molto in voga ai miei tempi soprattutto all’asilo. Anche se li un po’ le suore s’incazzavano quando la cantavamo diciamo la verità.
Sotto il ponte di Baracca c’è Pierin che fa la cacca. Che già qui sarebbe da censurare ma vabbe gli scappava…a chi non è capitato di farla in luoghi insoliti. Io non vi racconto il mio perché è davvero troppo imbarazzante. Più che altro mi fanno pena quelli che abitano in quel comune. Anzi se c’è qualcuno in conference vorrei chiederli come si sta con tutta sta cacca di Pierino. Comunque, finiamo. La fa dura, dura, dura, il dottore la misura, la misura è 33, un due tre! Avete capito perché si dice 33 dal dottore? Tutta colpa di Pierino e della sua cacca dura dura. Che poi, che gliene frega al dottore di misurare la cacca. Che 33 sia un guinness dei primati perché altra spiegazione logica non c’è! Anche qui se c’è un dottore che ci vuole dare qualche spiegazione in più è ben accetto.

Tutto questo però in fondo per dire una cosa. C’incazziamo tanto con la televisione, che è immorale, che educa male, che non è sana. Tutte cose vere. Ma voi immaginate se ci fosse stato pure un garante per i minori nelle filastrocche. E che gli avrebbe dovuto fare ai guerrafondai del girotondo, al cagasotto Pierino e alla immoralissima nonché amante “animal” figlia del dottore? Grazie.


SECONDA STORIA

TITOLO:

"Studio Aperto"

Buongiorno, sono sempre io il ragioniere laureando economista, insomma colui che in teoria non centra niente con la comicità, quello che di solito vedi da mangiare da solo ad un tavolino in un bar del centro in giacca e cravatta. Ebbeh, anche questo tipo di individuo ogni tanto si guarda intorno e pensa.

Stavolta voglio affrontare attentamente l'argomento Studio Aperto. Sono felice di dire che almeno il Direttore ha avuto il buon gusto di non inserire la parola telegiornale nel nome, perchè siamo onesti è tutto tranne che un telegiornale. Sia chiaro il mio non vuole essere ne un intervento polemico ne della scialba pubblicità. Parlo solo a titolo di uno che per molto tempo l'ha guardato tutti i giorni e studiato tutti i giorni. Vi assicuro che fa morire dal ridere. Certo Fede e il suo TG4 sono un'altra cosa ma con Studio Aperto parliamo veramente di comicità moderna. Lo show solitamente si snoda così: sigla (e fin qui va bene), partono le notizie in questo ordine..disastro da qualche parte (o guerra, insomma una prima pagina come in tutti i TG tragica), seconda notizia un po' meno pesante ma angosciante (del tipo bambini rapiti, persone scomparse, misteri e così via), meteo, qualche volta politica, animali (e li hanno una fantasia incredibile a trovare sempre una storia nuova) ma la ciliegina sulla torta la fa il “momento-figa”. Infine l'ultimo quarto d'ora è dedicato ai vari Lucignolo, Talpe, Campioni, insomma un quarto d'ora di auto-pubblicità (al punto che ne di Sanremo, ne di Miss Italia parlano perchè non è importante...vabbe). Finale con lo sport e collegamento.

Ma torniamo indietro. Io vorrei davvero conoscere gli autori dei servizi del “momento figa”. Ma che fantasia hanno? Come fanno ogni volta a trovare l'appiglio giusto per far vedere culi e tette. Vabbe, certe volte è scontato..ovvio che, matrimonio di Totti, foto della moglie da calendario e lo stesso vale per le notizie che riguardano la Bellucci o comunque tutte queste dive che hanno negli archivi i quasi nudi. Ma quando non ci sono notizie di questo tipo, secondo voi, Studio Aperto rinuncia al “momento figa”? Certo che no! Riesce a trovare qualsiasi espediente. Una volta l'abbronzatura e allora via con culi su culi in spiaggia..una volta se ancora di moda il topless..una volta è l'uscita del nuovo libro di Pamela Andersson ed è ovvio che te le fanno vedere seminudo ma il top del top l'hanno raggiunto in una giornata (non ricordo preciso quale). Inverno, perciò niente culi in spiaggia. Nessuna notizia su veline, letterine, ballerine, pornodive e così via. Come fare per non perdere questo religioso momento? Via, una bella inchiesta sui giovani e sul loro modo di vestirsi..sulle mutande che escono di fuori dai pantaloni ecc...e tra una intervista e l'altra cosa si sono inventati? Mentre la voce di sottofondo diceva “figuriamoci allora cosa direbbero i presidi a queste studentesse...” hanno fatto una carrellata di tutto l'archivio vagamente erotico che possedevano di donne famose e non...ragazzi dei geni..possibile che Tinto Brass non abbia scritturato ancora nessuno di loro? Guardate che inserire una cosa del genere alle 12 e 30 mica è da tutti bisogna essere dei geni.

Evito le polemiche sui servizi strazianti e strappalacrime per non parlare di quelli raccontati come film horror (veramente di pessimo gusto) e mi concentro sulla storia del meteo. Oh, è incredibile! Quando io avevo 10 anni mi ricordo che parlavo del tempo tipo, che ne so, negli ascensori con degli emeriti sconosciuti giusto per non stare zitti. Insomma quando si parlava del tempo era perchè non avevamo più un belino da dire. Quelli di Studio Aperto invece ne hanno fatto una notizia quotidiana.
C'è il sole un giorno? Via siamo subito in emergenza siccità, fiumi secchi anziani che muiono a grappoli e così via. Il giorno dopo piove quindi tutto sistemanto? No, ennesima catastrofe, alluvione, 10 metri d'acqua cantine allagate e così via. E' incredibile non c'è una volta che sto belino di meteo vada bene. E se ad agosto ci sono solo 20 gradi rompono le palle perchè non è arrivata l'estate. E se ce ne sono 35 rompono le palle perchè fa troppo caldo ed in città non si può stare. Insomma qualsiasi tempo faccia loro trovano l'appiglio per farne una tragedia. Anche qui un applauso a chi cura questi servizi, ce ne vuole di fantasia per farla finire sempre in tragedia.

Concludo dicendo solo che, alla fine dei conti, per me rimangono dei geni. Io ancora oggi rimango allibito nel guardare questo programma..però non posso fare a meno di stare ad ascoltarlo. Anche se, su certi servizi mi vedo obbligato a cambiare canale altrimenti spaccherei la televisione. Tipo quando la giornalista parte e comincia dire: “Ma sentiamo i VIP cosa ne pensano di quest'estate?”. Ma che ca*** me ne frega! E' una notizia questa, ditemi, è una notizia! Tra l'altro quest'anno l'hanno pura presa in quel posto perchè di solito lo Studio è il capofila dei tormentoni estivi. Al punto che, quest'anno, per non fare brutta figura, ha tirato fuori la storia che “il tormentone dell'estate è il non avere tormentoni” solo perchè non c'è stata una canzone stupida o una moda del cavolo che ha rotto le palle per tre mesi. Davvero lo spirito d'adattamento è grandioso. Restano i complimenti per uno show che è tutto, tranne che un telegiornale. Ma che alla fine, come la televisione in generale ci lascia li col naso incollato ad ascoltare queste sottospecie di notizie. Alla fine nessuno ascolta i telegiornali per sapere come va il mondo. Tutti li ascoltano per poter parlare di qualcosa con i colleghi di lavoro e le persone in generale. Ecco perchè studio aperto fa così successo tra i giovani. Ma io mi chiedo, possibile che la concorrenza invece di sfornare programmi formato sessantenni o telefilm inutili non tiri fuori qualcosa di decente?E' che, un giovane, a pranzo, ma cos'altro può scegliere? Forum?

Grazie a tutti quelli che hanno avuto voglia di leggere!

  TERZA STORIA

Visto il successone ;-) che hanno ottenuto le mie precedenti rubriche...visto che questa è stata una settimana travagliatissima hattrickianamente parlando (ringrazio ancora Baluba per il comportamento splendido tenuto nei miei confronti)..visto che in fondo non ho proprio niente da fare fino a che non mi trovo un lavoro serio (a riguardo se qualcuno vuole assumermi si faccia avanti) inauguro la rubrica settimanale che da più voci (due a dir la verità) mi è stata richiesta. Credo uscirà il lunedì, cioè oggi..ma non prometto niente. Se a qualche utente da fastidio, beh me lo dica, finchè il numero di estimatori sarà esiguo potrò spedire il tutto via ht-mail.

Ma raccontiamo la storia di oggi. Parto nuovamente dalla mia vita piena di imprevisti e perciò molto divertente (al punto che penso di essere l'erede naturale di Benny Hill ;-)

Avevo più o meno 15 anni quando il fatto avvenne. Io e mio fratello (lui ne aveva 13 di anni) in quel periodo avevamo preso uno strano vizio. In pratica ci eravamo inventati una bevanda per essere un po' più grandi. Non so a quanti di voi è capitato, comunque quando sei "piccolo" e vai a mangiare fuori o hai degli invitati a casa finisce che dopo la cena o il pranzo non ti puoi sempre alzare a fare casino (altrimenti partono le botte) cosicchè te ne devi stare al tavolo mentre i genitori & co. prendono il loro caffè e il loro digestivo. D'estate per i piccoli c'è il gelato (o il dolce) che sostituisce questo finale, ma spesso capita che il dolce venga preso da tutti e tu te ne devi rimanere impalato li per una mezz'oretta a bere dell'acqua e a mangiucchiare le molliche del pane (che poi finiscono immancabilmente nei capelli di tuo fratello). La bevanda inventata da noi consisteva in questo: si faceva avanzare dell'acqua naturale o gassata (talvolta anche della gassosa). Tutto ciò lo si faceva ad inizio pasto. Dentro l'acqua ci mettevamo tipo una decina (anche più) di Tabù bianchi (non so se esistono ancora). Comunque erano delle caramelline piccolissime al gusto di liquirizia. Nel frattempo del pranzo si continuava a girare con il cucchiaio dentro questo bicchiere cosicchè l'acqua divenisse sempre più sporca. Si arrivava a fine pasto che ovviamente le caramelline non si erano sciolte cosicchè, dopo il dolce, si procedeva alla pestatura dei Tabù. L'acqua si colorava di nero ovviamente assumendo anch'essa l'aroma di liquirizia. Il risultato comunque non era male ed io e lui potevamo fare i "grandi" della situazione e sorseggiare così il nostro amaro al gusto di liquirizia.
Una fatidica sera però esagerammo nelle dosi. Io avevo da poco subito un incidente in bicicletta e da più di un mese facevo la fisioterapia all'ospedale al mattino. La sera prima andammo al ristorante ed ovviamente io e mio fratello ci preparammo per l'evento. Quella sera però buttammo una scatola a testa di caramelline dentro il bicchiere. Tutta insomma da ambo le parti. Preparato il cocktail lo sorseggiammo tranquillamente. Nessun sintomo. Il giorno dopo appunto svolsi la fisioterapia. All'uscita dall'ospedale cominciai a sentire i primi sintomi però. Vuoi anche che al mattino a colazione avevo esagerato con la Nutella mi prese una colica fortissima. Lo stomaco cominciò a fare dei versi stranissimi, cominciai per davvero a sudare freddo (fino ad all'ora credevo fosse solo un modo di dire). Per fortuna l'ospedale non era lontano da casa mia, in dieci minuti avrei potuto svuotarmi ma, si sa, quando hai di questi problemi, figurati se non succede qualcosa. Camminavo velocemente stringendo per benino le mie chiappette da quindicenne. Difatti quella era la velocità massima..se solo avessi provato a correre avrei fatto una di quelle sgommate storiche nelle mutande. Cose che a 15 anni ti segnano la personalità. Ovviamente primo semaforo pedonale..rosso.Secondo semaforo pedonale...altrettanto rosso. Arrivo finalmente alla rotonda, casa mia dista a non più di 200 metri sono già convinto di avercela fatta e cosa succede? Mi si accosta una macchina. Erano le 12 e 30 più o meno, lo ricordo benissimo perchè dentro di me domandai, "ma possibile che sto qui deve proprio rompere a quest'ora? Non può mangiare come tutti?". Abbassa il finestrino e la compagna di viaggio mi chiama: "Ehi tu, scusa, potresti darci un'indicazione?". Erano li, non potevo far finta di ignorarli. "Si, mi dica" "Dobbiamo andare a Torino, ci saprebbe indicare la strada?"
PENSIERO: "Caz-beep signora, mi sto cagando addosso. Ci sono cartelli ovunque le sembra il caso di rompere!!!"
REALTA': "Si signora, prende il cavalcavia, la tangenziale e prosegue"
SIGNORA: "Ma è sicuro? Perchè vede noi dobbiamo prendere la statale BLA BLA BLA..."
PENSIERO: "Allora signora? Deve andare a Torino? E che cavolo ci sono indicazioni ovunque non deve mica trovare Muro Lucano e che palle..ma poi proprio a me?"
REALTA': "Scusi signora ma se non erro c'è un cartello li.Comunque se vuole può anche prendere..."

E a quel punto ci fu il disastro. La parola "L'autostrada" ebbe un sapore amaro in quel momento. Proprio mentre la pronunciavo il mio corpo era collassato. Un brivido aveva percorso la schiena passando dapprima per l'ano, risalendo il coccige, la spina dorsale ed aveva fatto pronunciare la parola "autostrada" quasi con piacere paradossale per essermi finalmente liberato. Rimasi li, fermo impalato per più di 20 secondi. A quel punto la signora notò qualcosa di strano e domandò: "Sicuro di sentirsi bene?"
"Si, si, non si preoccupi. Ormai non ho più niente da temere"
"Vabbe..mi sa che seguiremo i cartelli autostrada allora..."
PENSIERO: "Grazie signora..era necessario farmi cagare sotto per giungere a questa conclusione vero?"
REALTA': "Beh signora, alla fine è la strada più comoda..."

E ripartirono con il loro BMW nero. Io, mano al sedere tentavo di non far appiccicare la mutanda al corpo. L'imbarazzo ormai era scomparso dando libero sfogo all'istinto di sopravvivenza che in quel caso tentava a tutti i costi di non farmi ulteriormente sporcare. Fu un disastro. Tentai di nascondere le "prove" ai miei genitori buttando le mutande sporche nel cestino. Mia madre le trovò puntualmente la sera. E dovetti raccontare a loro come a voi quest'imbarazzante ma divertentissima storia...

Grazie a tutti! ;-D

P.s.: "non mischiate mai Liquirizia e Nutella...rischiano di diventare un cocktail devastante se assunti nel giro di poco tempo!" ;-D

 



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